La storia di Domenico
Esprimi un desiderio. I desideri a volte si avverano.
Domenico, o meglio, Dodò come tutti lo chiamano qui alla Casa di Davide, da grande tifoso della Juventus sa benissimo cosa chiedere.
“La maglia di Paulo Dybala!”
Facile immaginare lo stupore e la gioia quando gli è stato recapitato il pacco contenente la maglia firmata dal suo idolo, ma il reportage fotografico della sua mamma, ci mostra un’emozione che va oltre le nostre aspettative: perché in quel momento è come se non esistesse più né la paura, né il dolore, né tutta la fatica che da giugno 2021 Domenico e la sua famiglia si portano dietro.
“Sono Antonella, la mamma di Dodò. La nostra storia inizia il 29 giugno 2021, quando dopo aver effettuato una risonanza magnetica, di corsa abbiamo dovuto lasciare la nostra amata Calabria per arrivare a Roma all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Giugno: tempo di programmare le vacanze con i coetanei, diventa per Domenico e la sua famiglia l’inizio di un percorso lungo e difficile, tra chemioterapia, autotrapianto di cellule staminali e intervento chirurgico. In più la difficoltà oggettiva del trasferimento in un’altra città.
A questo punto Dodò (eh sì, la Casa gli ha regalato anche un soprannome nuovo di zecca da cui ormai non si separa più!) e la mamma diventano i nuovi ospiti della Casa di Davide, la loro “seconda famiglia”, come la chiama lui.
Grazie al rapporto con le altre famiglie e ai volontari, imparano a convivere con la fatica di certi giorni che proprio non ne vogliono sapere di andar dritti. “Non ci siamo più sentiti soli”, dice Antonella.
Ora il momento è complicato: sono due mesi che Domenico ha dovuto sospendere le terapie a causa del Covid, con tutta la preoccupazione che questa battuta d’arresto porta con sé.
Ma oggi, guardando il suo volto attraverso gli occhi di mamma Antonella, vediamo uno sguardo
pieno di gratitudine ed energia, uno sguardo che cura le ferite del cuore.
[Grazie alla Juventus e Paulo Dybala per averci aiutato ad esaudire questo desiderio]