La storia di Gabriele
PERCHÉ?
“Perché?” un bambino dovrebbe vivere esperienze così dolorose? Perché un genitore dovrebbe vedere la sofferenza negli occhi del proprio figlio?
Ovviamente non c’è una risposta sensata. Ma esiste un modo per dare un senso alla vita, soprattutto nei momenti più difficili.
Esistono l’amore, la determinazione, la solidarietà. Ce lo fa capire chiaramente la mamma di Gabriele: “Mai riuscirò a dimenticare quel famoso 16 ottobre 2021 in un attimo un gelo.
Non nascondo che la prima frase che mi venne in mente fu perché la vita mi aveva fatto questo, perché questo dolore così profondo che mi toglieva il respiro… Guardando negli oggi Gabriele che ha sempre guardato sorridendo con curiosità la vita, dovevo trovare una soluzione per lottare, per andare avanti e trovare uno scopo, riportarlo a casa e sconfiggere la malattia.
La possibilità di dire “Grazie”
Devo per forza approfittare di questa possibilità che mi è stata data per dire “GRAZIE”, perché in ogni sfaccettatura della vita, bisogna trovare la forza e la voglia di andare avanti, sempre e nonostante tutto e non dimenticare mai queste parole. GRAZIE al Prof Locatelli che per noi mamme è la speranza di poter ogni giorno abbracciare i nostri figli; GRAZIE ai medici dell’ospedale Bambino Gesù, che con la loro professionalità ci accompagnano ogni giorno nelle cure senza mai lasciarci sole; GRAZIE ai caposala ed infermieri che permettetemi il termine sono veramente ANGELI. E poi un GRAZIE forte e dolce a tutte le mamme che ho conosciuto qui a Casa Ciavattini: compagne di malattia ma anche di coraggio, di dolore ma anche di sorrisi, di forza, di quegli abbracci che riscaldano il cuore, che ti fanno trovare la forza di andare avanti, che hanno sempre una parola di coraggio, dove non si può mollare mai, perché semplicemente non si può! Dove ci si aspetta per il caffè per fare due chiacchiere e raccontarsi o chiedersi un consiglio o dire semplicemente come sta andando il percorso del proprio figlio. GRAZIE alla Signora Ciavattini alla nostra Rosanna e Piera che permettono a noi mamme di poter stare accanto ai nostri figli e di poterci dedicare a loro.
Un’unica grande famiglia
L’associazione ci permette di poter ricreare quel calore di famiglia e di casa, che a ciascuna di noi manca, di poter far vivere ai figli un minimo di normalità e di allegria. Di poter festeggiare un compleanno o una festa e di poter far seguire le lezioni scolastiche in DAD. GRAZIE a tutte le persone che conosco vicine e lontane e ai miei genitori, per non avermi mai fatto sentire sola, ma che ho sentito sempre accanto a me, con tanto affetto.
L’ultimo, ma non meno importante, è per mio figlio: GRAZIE perché hai sempre lottato con coraggio e dignità e non ti sei mai arreso, anche se ci sono momenti difficili… il tuo sorriso e la tua forza è la mia, sei un bambino molto coraggioso!”.
E allora ci ritroviamo di fronte alla domanda con cui abbiamo aperto questo post: PERCHÉ?
Forse la risposta ai nostri perché è nella scoperta continua dell’amore e della gratitudine per ogni giorno che viviamo.